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Testo riassunto dall'intelligenza artificiale durumis
- Xun Zi è stato un filosofo della tarda dinastia degli Stati Combattenti che, pur ereditando il pensiero di Confucio, ha enfatizzato l'aspetto legale e, influenzato dal Daoismo, ha ereditato criticamente varie dottrine delle cento scuole di pensiero.
- Sottolineò l'ordine sociale attraverso il rito (禮) e sostenne che il re doveva governare il popolo con un cuore benevolo (仁) e nominare persone capaci per diventare il regno del figlio del cielo.
- Tuttavia, i suoi discepoli sostenevano che una politica di potenza basata su una rigorosa applicazione della legge sarebbe stata più efficace e hanno creato la scuola di legge, e il pensiero di Xun Zi è stato reinterpretato con approvazione e disapprovazione nel corso della storia del Confucianesimo.
Xun Zi
Xunzi (荀子) (298 a.C. ~ 238 a.C.)
Filosofo cinese del tardo periodo degli Stati Combattenti (戰國時代). Il suo nome di nascita era Huang (況). Era anche conosciuto con il titolo onorifico di Xunqing (荀卿) o Sunqingzi (孫卿子).
Criticava Zha e Mencio, sostenendo che si dovesse tornare al significato originale di Confucio, ma, in realtà, la sua concezione di *li* (禮, "cerimoniale, rituale") è più giuridica rispetto a quella di Confucio e, dal punto di vista gnoseologico, presenta forti influenze daoiste. Tuttavia, per lo stesso motivo, è considerato un continuatore critico delle varie scuole di pensiero dei Cento Scuole, tanto da essere considerato il coltivatore dell'intero pensiero pre-Qin. In seguito, durante le dinastie Han e Tang, fu riconosciuto come un confuciano ortodosso e ebbe una certa influenza, ma quando, alla fine della dinastia Tang, Han Yu, un grande maestro di Confucianesimo, affermò che la dottrina di Xunzi aveva dei difetti, fu negata persino dal Confucianesimo neoconfuciano, per essere riconsiderata solo nella dinastia Qing.
Il suo pensiero si basa sul pensiero di Confucio (孔子), quindi, pur ispirando il popolo con la *ren* (仁, "benevolenza, umanità"), enfatizza la necessità di governare in base al *li* (禮, "cerimoniale, rituale") e di differenziare i ruoli sociali. Secondo la sua teoria del governo attraverso il *li*, il re (il nobile uomo) dovrebbe prendersi cura del popolo con un cuore buono (仁) e, attraverso l'"ordine sociale del *li*", distinguere i nobili dai plebei e nominare persone capaci, così da poter creare una nazione guidata dall'imperatore (il governo di Xunzi). Tuttavia, i suoi discepoli Han Feizi e Li Si sostenevano che il re non avesse bisogno di agire bene (仁) per poter governare, ma che bastasse nominare funzionari capaci e applicare la legge in modo severo, in modo che il popolo lo seguisse e il paese diventasse ricco e potente (il governo autocratico). Essi criticavano il governo virtuoso come una pratica ipocrita e valida solo in tempi di pace e di abbondanza, e in questo modo nacque la scuola legalista.
○ Anche se la strada è breve, se non la percorri, non la raggiungerai, e anche se l'azione è piccola, se non la compi, non la realizzerai.
○ Se non si accumula un passo, non si può percorrere mille *li*, e se non si accumula un piccolo flusso, non si può creare un fiume e un mare.
○ Realizzare l'impresa consiste nel non interromperla. Se tagli la legna e ti fermi, anche il legno marcio non si spezzerà, mentre se non ti fermi a tagliare, anche il ferro e la pietra si possono rompere.
○ Un destriero veloce può percorrere mille *li* in un giorno. Un cavallo lento, anche se stanco, in dieci giorni può percorrere mille *li*.
○ Chi è sincero alla base, è sempre tranquillo e trae beneficio, mentre chi è dissoluto e violento è sempre in pericolo e subisce danni.
○ Chi si considera leggero la morte e agisce in modo selvaggio, è il coraggio del piccolo uomo. Chi considera pesante la morte e agisce in modo leale, senza essere avventato, è il coraggio del nobile uomo.
○ Chiunque mi ammonisca e mi indichi i miei difetti in modo appropriato, è il mio maestro e merita il mio rispetto.
○ Il suono, per quanto debole, non può non essere udito, e l'azione, per quanto nascosta, non può non essere rivelata.
○ Se si fa il bene e non si accumula il male, come si può non essere famosi?
○ La natura umana è malvagia. Deve essere cambiata attraverso l'educazione e la disciplina.
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○ La ragione e la morale svolgono un ruolo fondamentale nel regolare il comportamento umano.
○ La vita è un processo di cambiamento e armonia.
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○ Il successo non è solo il raggiungimento di un obiettivo, ma anche la crescita interiore.
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○ La gioventù va sfruttata al meglio perché abbia valore.
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